sabato 23 dicembre 2006

Biancouleme

E va bene, lo ammetto, tra tutta la roba che ho trovato in casella in questi giorni considerati di festa, ce n’è una che mi ha emozionato. Probabilmente perché chi l’ha realizzata, mostrando una sensibilità e un buon gusto notevoli, ha evitato qualsiasi riferimento religioso o festaiolo che sia. Costui è Gary Spencer Millidge, valente autore di Strangehaven. Il suo messaggio di auguri lo potete trovare qui. Si tratta di una serie di evocative immagine di Angouleme sotto la neve. Belle a prescindere, di ulteriore valore per chi quella città l’ha vissuta e sa quanto è magica per chi fa fumetti. Imbiancata, la magia della città viene innalzata all’ennesima potenza, e l’ultima immagine è davvero da groppo in gola.
Grazie, Gary! (senza auguri)


11 commenti:

Eta ha detto...

Haha troppo bello vederti in queste ammissioni! Comunque le foto sono belle veramente, anche se non posso farmi flashback con la fierona che ospita.

Davide Barzi ha detto...

Ciò che spiazza del dottor Perry Cox sono i suoi rari e anomali momenti di tenerezza, che spesso fanno rimpiangere la sua furia distruttiva... e, se non soffri il freddo, appena puoi vai ad Angouleme, ne vale veramente la pena...

Giovanni Rigano ha detto...

Angouleme non è speciale per niente... chi ci ha vissuto la definisce noiosa e apatica e gli abitanti odiano e boicottano come possono il festival, al punto che l'amministrazione comunale ha concesso la costruzione di un supermercato sulla piazza adibita ad ospitare i padiglioni principali del festival stesso...
E' la neve che rende tutto più bello, credetemi!

Davide Barzi ha detto...

"Angouleme (sostituisci con qualsiasi altra meta turistica)è bella ma non ci vivrei", lo sappiamo, la magia che intendo è pro tempore e visibile solo agli occhi di chi ci passa con passione. E'LA meta per chi ha voglia di un'immersione totale nel fumetto. Di per sè, concordo, magari non merita neanche un secondo passaggio, a differenza di una Lucca, bellissima quest'anno per la mostramercato ma bellissima di suo sempre. Però quasi mistica per chi ama i fumetti. Poi, chiaro, come ogni immersione totale, dopo tre giorni ti nausea.

Eta ha detto...

allorà andrò

poi vedo se tornare

o restare...!

Davide Barzi ha detto...

Restare? Non so se sei sensibile all'argomento, ma lassù fa veramente UN FREDDO DELLA MADONNA!

Frank ha detto...

Eh, Angouleme...! L'Isola del sogno, che appare e scompare dopo tre giorni, come Brigadoon. Un luogo della metafisica dove proiettare la propria capacità d'incanto e illusione. Una magnifica bolla di sapone che scoppia e ti lascia le pelle unta e appiccicosa e tante delusioni. Amata, odiata, Angouleme.
Non ho mai sentito freddo ad Angouleme, semmai dopo.

Frank ha detto...

Un dubbio: sarà mica stato l'effetto di elevata assunzione di sostanze alcooliche, leggi cognac?

Davide Barzi ha detto...

Della mia prima Angouleme ho un ricordo bellissimo: un pazzo che - appena il pullman si ferma all'autogrill, corre come se alla meta ci fosse Angie Dickinson, e invece ci sono i pupazzetti di Asterix! Frank, ti ricorda qualcosa?

Davide Barzi ha detto...

E comunque - per inciso - io ignaro sono arrivato dopo, ma i pupazzetti li ho comprati lo stesso...

Frank ha detto...

Ricordo, ricordo, ma voglio aggiungere che lo scatto verso la prima edicola utile in territorio francese non era in solitaria, ma una gara serratissima fra me, Vittorio Pavesio e altri.
Ammetto di essere sempre stato un buon velocista,
questo si. E anche un pazzo.