domenica 4 febbraio 2007

Libero

Fumetti/ Diabolik torna alla ribalta. Esce il libro sulle sorelle Giussani. E sarà anche a San Remo...
di Virginia Perini

Alto, moro, elegante nel pensiero e nei movimenti: un ‘re del terrore’ che fa invidia ai più belli di Hollywood e non si può non amare. Diabolik, il protagonista del fumetto ancora oggi più venduto in Italia, è figlio del genio di due sorelle milanesi, Angela e Luciana Giussani. Perché tanto successo? Per il fascino di un ‘cattivo’ intelligente e leale, che ‘frega’ con l’astuzia secondo un codice d’onore ben preciso, non meschino. Che si arricchisce alla spalle di una società ben più corrotta e meno leale di lui, grazie ad una sola virtù: la sua genialità. Una vera e propria ‘filosofia noir’ quella raccontata nel libro Le regine del terrore, prima biografia sulle sorelle Giussani scritta a due mani dal giornalista Davide Barzi e dallo sceneggiatore Tito Faraci che sarà nelle librerie il 1 febbraio, Edizioni BD.
Mascoline, indipendenti, nate da una famiglia benestante, si distinguevano, in una società per molti versi ottusa, per una modernità che le coetanee non possedevano. Vissero a Milano, fin dagli anni ’20, nella casa paterna in Piazza Buonarrotti, proprio di fronte alla Casa di riposo per musicisti Giuseppe Verdi, una delle zone considerate ancora molto in.
Angela, fin da giovanissima appassionata al genere ‘nero’, dopo aver dato scandalo con la sua breve esperienza nel mondo della moda, continuò sulla strada dell’anticonformismo: fu la prima donna a lavorare in un’agenzia pubblicitaria, fondata nel 1945 insieme al futuro marito Gino Sansoni, e la prima ad aprire, nel 1960, una casa editrice: l’Astorina. Nei primi tempi pubblicava giochi in busta, di moda in quegli anni, e il fumetto “Big Ben Bolt”. Il 1 Novembre 1962 uscì il primo numero di Diabolik: una rivoluzione nella letteratura e nell’editoria, nasce il fumetto tascabile.
L’idea le viene guardando fuori dalla finestra della casa editrice, allora in Piazza Cadorna: comprende che sul mercato italiano non esiste una pubblicazione a fumetti che abbia un formato adatto ad un pendolare e che soprattutto abbia un tempo di lettura adatto a chi compie un breve viaggio in treno. In un certo senso è grazie alle Ferrovie Nord che nasce Diabolik, il criminale gentiluomo.
La sorella Luciana comincia quasi da subito a collaborare. E come tutte le anime geniali che si rispettino hanno problemi con la legge vengono più volte citate per “incitamento alla corruzione”. Sono sempre assolte dai giudici, ma non dalla società che spesso sbatte il mostro Diabolik in prima pagina. Fu un vero e proprio caso mediatico: in molti cominciarono a vedere il principe nero dei fumetti un vero e proprio nemico, in grado di influenzare in negativo soprattutto i più giovani, tra questi Dino Buzzati, Gianni Rodari, Mina e Alberto Sordi che condannano senza appello “il re del terrore”.
Nel frattempo Diabolik, che ha il viso e gli occhi dell’attore Robert Taylor, e la sua compagna Eva Kant, che ha le fattezze di Grace Kelly, a cui lui è fedelissimo e stra-innamorato, nel loro rapporto di stima e odio con l’ispettore Ginko e la sua bella moglie (non più bella di Eva), diventano il fumetto più venduto in Italia, tra polemiche che lo ritraggono ancora oggi come un possibile ispiratore di atti criminali (si è detto che Olindo Romano fosse un grande fan di Diabolik) e campagne che lo vedono da sempre testimonial di importanti battaglie sociali: contro la droga, contro l’eccessiva velocità sulle strade, contro l’abbandono dei cani. E ora il bel ladro è anche a sostegno della libertà delle coppie omosessuali di vivere il proprio amore lontano da ogni pregiudizio. Una posizione che, come sottolineano gli sceneggiatori, sarebbe stata sicuramente quella delle sorelle Giussani, scomparse.


Intanto l'insostituibile Fabio Graziano, che domenica scorsa mentre passeggiavo in riva all'Adriatico mi aveva avvisato della prima copia venduta del libro, oggi mi ha fatto sapere che a Radio Deejay Guido Bagatta stava parlando del libro "Le Regine del Terrore" di Davide BUZZI.
Una sfiga incredibile: esce in contemporanea al mio libro uno che ha lo stesso nome con un autore dal cognome simile e tratta lo stesso tema.
Oppure (ipotesi B) Bagatta è un po' distratto.

Feltrinelli: a parte che ringrazio Daniele del ringraziamento relativo all'epico evento di martedì 6, ora digitando "Le Regine del Terrore" su Google, la prima pagina che appare è quella della libreria. "E allora?" E allora si può votare e/o commentare! Quindi, quando lo avrete letto, lasciate una traccia qui e mi farà molto piacere.

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