venerdì 27 luglio 2007

Dei più e dei meno

"Io stavo pensando una cosa molto triste, cioè che io, anche in una società più decente di questa, mi sa che mi troverò a mio agio e d'accordo sempre con una minoranza..."
(Nanni Moretti, Caro diario, 1993)

Solo due appunti a una considerazione che mi trova sostanzialmente d'accordo:
1) due volte "io" in due righe è Moretti all'ennesima potenza; forse troppo;
2) (direttamente collegato al punto 1) tanto per prendere le distanze da qualsiasi massa, sia essa piccola, grande o media, devo dire che - visto che la maggioranza della minoranza adora Moretti in maniera acritica - io (giuro, userò "io" una volta sola) non sempre lo tollero.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

...E dato che anche io sono a volte vittima del morbo dell'élitarismo egocentrico e non sempre tollero avere pensieri uguali ai miei in giro, penso che ti ucciderò domani. Scusa, ma devo eliminarti. Dai, calmo. Ora ti spiego il perchè, so che capirai.

Ho letto la citazioni di Moretti e ho avuto un bel livello di immedesimazione, subito però inquinato da due "fastidi" (appunti... appunto!). Letta la citazione, ho letto i tuoi... appunti. Ed erano i miei. Non posso lasciar vivere una persona che sminuisce la mia unicità. Scusa, Davide.

Davide Barzi ha detto...

Ma il fatto che tu ora sia partita per le vacanze significa un paio di settimane in più di vita o semplicemente che verrai a uccidermi in costume e ciabatte?