domenica 2 dicembre 2007

Qua la mano

De "Le Regine del Terrore" hanno parlato un po' tutti i giornali, in maniera bipartisan: testate di sinistra, di destra, di sopra, di sotto. Non di rado cercando di mettere in luce aspetti che in qualche modo permettessero di appropriarsi di Diabolik, di Angela e di Luciana. Che ovviamente diventano conservatori o progressisti a seconda della lettura che se ne vuole dare.
In particolare, recentemente (22 novembre) anche Il Secolo d'Italia ha dedicato un articolo all'argomento. Articolo dove ovviamente diventa importante il fatto che fossero "palesi le simpatie fasciste dell’editore Gino Sansoni, marito di Angela Giussani, che nel suo studio sfoggiava una gigantografia di Benito Mussolini." Era un busto, ma vabbé, è davvero un dettaglio. Inoltre, di Diabolik, di cui in altre sedi venivano sottolineati gli aneliti anarcoidi e libertari, magari facendo riferimento alla sua avventura nella Cina maoista, si dice che "incarnava tutte quelle caratteristiche che piacevano all’immaginario della destra: combattività, prestanza fisica, abilità nell’uso delle armi, amore per il rischio e le imprese azzardate. Nonostante questo il pubblico ne sancì il successo."
Niente di preoccupante. Non sarà mica una lettura partigiana (ops, non vorrei offendere nessuno...) dell'argomento a far cambiare idea a un lettore di saldi principi.
Non a me, certo.
L'articolo dice anche: "Da qualche mese è uscito un libro per le edizioni BD scritto a due mani da Davide Barzi e Tito Faraci intitolato Le regine del terrore. Angela e Luciana Giussani. Le ragazze della Milano bene che inventarono Diabolik". A parte il fatto che il libro è ormai praticamente esaurito, è la questione delle due mani che mi ha fatto riflettere.
Se io e Tito ne abbiamo usata una a testa, io quale ho impiegato?
Domanda retorica: non essendo mancino, inevitabilmente...
D'istinto, sollevo la mano destra, tesa, e la osservo soddisfatto.

Acc... mi hanno fregato...

11 commenti:

Daniele Caluri ha detto...

FACISTA!

Anonimo ha detto...

Euagadé.

[Espressione cremonese. Contrazione estema e gutturale e animale di: "E vacca di dio"].


La comunicazione umana è di una fallibilità troppo scoraggiante...

sanTrine ha detto...

...ti saluto con l'altra mano!(op.cit)

DonZauker.it ha detto...

Apprezzando il fatto che nella lista dei tuoi sosia tra le celebrità hai omesso di inserire LENIN, romanamente ti saluto.
Ahò!

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

Eia eia,
Barzalà!



("Eia" nel senso di "sì" in sardo, ovviamente)

-logan- ha detto...

mmm ma appurato che tu sei il fascista del duo...ma tito ha usato la sinistra o è fascista pure lui? :D






si scherza, eh! :D

Anonimo ha detto...

Dai, non fare così...
Il libro è bellissimo e il fatto che non si capisca con quale mano lo avete scritto va a vostro merito.
Luca B.

Se ripassi da Modena magari ci si fa una pizza...

Davide Barzi ha detto...

Camerati, vedo che il post vi ha fatto sognare...
@ Eta: tesoro, guarda che la mia mamma è di Gabbioneta Binanuova (CR)!

@Santrine: Uolllano uollano uollano anche a te! (ma poi l'hai visto il tribute al femminile ai Led Zeppelin)

@Paguri: nel mio virile impeto faCista, ho omesso anche di inserire il ducIe...

@ Fabrizio: ma "Barzalà", invece, in sardo cosa significa?

@ Logan: beh, è noto che io e Tito abbiamo marciato su Roma più e più volte, e che abbiamo l'obiettivo di trasformare Lucca Comics & Games in un bivacco di manipoli...

@ Luca B.: ok per la pizza, volentieri. Ma vuoi dire che (èq questa sarebbe davvero la cosa più grave) dal libro non si evince nemmeno, quando parlo del faCista nonché milanista "dottor" Sansoni, che io invece sono visceralmente nerazzurro? Questo, in effetti, sarebbe grave...

Anonimo ha detto...

Non si evince che tu sia interista, in effetti. Sappi che il sono bolognista. Quanta nostalgia per il '64, quando vi battemmo e vincemmo lo scudetto... (anche perché non ero ancora nato...)

Davide Barzi! ha detto...

Ehy, ma noi in quegli anni vincevamo le coppe dei campioni!
E comunque, no, neanch'io c'ero, a godermele...
Ma io al Bologna (e a Bologna) ci voglio bene, ci voglio.
Se non altro perché ci vidi il primo gol italiano di Ronaldo, quello in cui mise a sedere l'ex Paganin.
Paganin era il fratello minore, dei due.
E anche Ronaldo era il fratello minore, di quello obeso che oggi milita nell'infermeria degli amici di Sansoni.

Anonimo ha detto...

"La comunicazione umana è di una fallibilità troppo scoraggiante..."

E quando cerco di aiutarla traducendo mi badilano pure. Ma guarda un po'.


Cosa vuol dire "badilare" non te lo dico, se sei così tanto cremonese. :P