domenica 24 giugno 2012

100 fumettisti per 100 mattoni sul Giornale di Brescia


La Bassa emiliana e una parte del Veneto (la provincia di Rovigo) sessantun anni fa furono colpite dall’alluvione: la rotta del Po che avrebbe provocato vittime e danni ingentissimi. Era la prima sciagura postbellica, proprio mentre gli italiani lavoravano per quella ripresa che sarebbe diventata “il boom economico”. Erano anche i tempi nei quali il “Mondo piccolo” di Giovannino Guareschi, con i suoi don Camillo, Peppone, il Cristo che parla, il Grande Fiume, conquistava lettori in tutto il mondo.
E proprio in occasione della rotta del Po del 1951, dai lettori di “Candido” arrivarono a Guareschi offerte per gli alluvionati “del paese di Don Camillo”. Oggi non è più l’alluvione; è il terremoto ad avere colpito la Bassa modenese, e poi i territori di Reggio, Ferrara, del Bolognese, ma le vie della solidarietà passano ancora (e anche) attraverso i memorabili personaggi del mondo guareschiano.
“Don Camillo e Peppone per la ricostruzione – 100 fumettisti per 100 mattoni” è l’iniziativa promossa dall’associazione culturale e artistica “ComixComunity” per venire in aiuto alle popolazioni emiliane colpite dal tremendo sisma.
Perché questo associare i personaggi di Guareschi al sodalizio “fumettistico” e ai terremotati? Il motivo è molto semplice: perché da un paio di anni, don Camillo e Peppone sono diventati protagonisti di una serie di fumetti, passando quindi anche alle strisce.
L’idea è partita dal curatore della collana ReNoir Comics, Davide Barzi che ha contattato cento disegnatori di fumetti, chiedendo loro di realizzare un’illustrazione nientemeno che… su di un mattone. Ogni mattone, metafora ovviamente della ricostruzione, diventerà quindi un’opera unica e irripetibile.
I “pezzi” verranno messi in vendita sabato 23 e domenica 24 giugno al Bonvi Parken di Modena- “Ebbene sì!... Fumetti al Bonvì Parken”(viale Amendola, dalle 10 alle 20).
Davide Barzi, diventato appassionato di Guareschi soprattutto nell’incontro con il Mondo piccolo percorso e visitato di persona, ha pensato che Don Camillo e Peppone avevano vissuto due momenti emblematici, nella loro durezza, del dopoguerra: prima le macerie delle distruzioni materiali e morali, poi, quelle, appunto, dell’alluvione del 1951. E come allora si trovarono uniti per il bene della loro gente, parroco e sindaco capo dei rossi, oggi tornano a parlare al cuore della gente, per aiutare le popolazioni così duramente colpite.
Questa idea originale ed emblematica è partita poi con un viatico ad hoc, per così dire, quello di Alberto e Carlotta Guareschi.
   Chi fosse interessato all’iniziativa, per informazioni, potrà contattare: ComicxComunity, www.comixcomunity.com - infocomix@comixcomunity.com, 393 3685794

    Giovanni Lugaresi , dal «Giornale di Brescia» di  domenica 24 giugno 2012

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