La Bassa emiliana e una parte
del Veneto (la provincia di Rovigo) sessantun anni fa furono colpite
dall’alluvione: la rotta del Po che avrebbe provocato vittime e danni
ingentissimi. Era la prima sciagura postbellica, proprio mentre gli italiani
lavoravano per quella ripresa che sarebbe diventata “il boom economico”. Erano
anche i tempi nei quali il “Mondo piccolo” di Giovannino Guareschi, con i suoi don
Camillo, Peppone, il Cristo che parla, il Grande Fiume, conquistava lettori in
tutto il mondo.
E proprio in occasione della
rotta del Po del 1951, dai lettori di “Candido” arrivarono a Guareschi offerte
per gli alluvionati “del paese di Don Camillo”. Oggi non è più l’alluvione; è
il terremoto ad avere colpito la Bassa modenese, e poi i territori di Reggio, Ferrara,
del Bolognese, ma le vie della solidarietà passano ancora (e anche) attraverso
i memorabili personaggi del mondo guareschiano.
“Don Camillo e Peppone per la
ricostruzione – 100 fumettisti per 100 mattoni” è l’iniziativa promossa
dall’associazione culturale e artistica “ComixComunity” per venire in aiuto
alle popolazioni emiliane colpite dal tremendo sisma.
Perché questo associare i
personaggi di Guareschi al sodalizio “fumettistico” e ai terremotati? Il motivo
è molto semplice: perché da un paio di anni, don Camillo e Peppone sono
diventati protagonisti di una serie di fumetti, passando quindi anche alle
strisce.
L’idea è partita dal curatore
della collana ReNoir Comics, Davide Barzi che ha contattato cento disegnatori
di fumetti, chiedendo loro di realizzare un’illustrazione nientemeno che… su di
un mattone. Ogni mattone, metafora ovviamente della ricostruzione, diventerà
quindi un’opera unica e irripetibile.
I “pezzi” verranno messi in
vendita sabato 23 e domenica 24 giugno al Bonvi Parken di Modena- “Ebbene
sì!... Fumetti al Bonvì Parken”(viale Amendola, dalle 10 alle 20).
Davide Barzi, diventato
appassionato di Guareschi soprattutto nell’incontro con il Mondo piccolo percorso
e visitato di persona, ha pensato che Don Camillo e Peppone avevano vissuto due
momenti emblematici, nella loro durezza, del dopoguerra: prima le macerie delle
distruzioni materiali e morali, poi, quelle, appunto, dell’alluvione del 1951. E
come allora si trovarono uniti per il bene della loro gente, parroco e sindaco
capo dei rossi, oggi tornano a parlare al cuore della gente, per aiutare le
popolazioni così duramente colpite.
Questa idea originale ed
emblematica è partita poi con un viatico ad hoc, per così dire, quello di
Alberto e Carlotta Guareschi.
Chi fosse interessato all’iniziativa, per informazioni, potrà
contattare: ComicxComunity, www.comixcomunity.com
- infocomix@comixcomunity.com, 393 3685794
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