Qualche tempo fa, un ministro della repubblica (minuscole
volute) ebbe a dire che “con la cultura non si mangia”. E di tutte le cazzate
dette in quegli anni bui, credo davvero che sia tra le peggiori.
Per questo, oltre a proseguire con l’iniziativa della vendita
dei mattoni per permettere a chi è stato colpito dal terremoto di nutrirsi e di
tornare ad avere quattro mura entro cui scaldarsi, penso non sia meno
importante pensare ad altro.
Per esempio la Biblioteca di Mirandola.
Da un’e-mail che mi è stata girata da una persona fidata
scopro che “è inagibile e purtroppo non è ancora stato possibile recuperare alcun libro e non so nemmeno se e
quando lo sarà.
Ai bambini mancano i pomeriggi in Biblioteca, le letture animate, i laboratori.
Qualche genitore generoso ha mandato libri, fumetti, albi da colorare, ma sono pochi e soprattutto mirati a delle età prescolari. Sono dunque a domandarvi se tra voi c'è qualcuno disposto a farci
pervenire libri per bambini e ragazzi.
Piano piano vorremmo riuscire a dar vita ad una "Bibliotenda" in modo possa essere luogo di ritrovo per tutti i bambini, ragazzi e genitori di Mirandola.
Tutti i luoghi comuni sono inagibili od occupati dalle tendopoli, parchi compresi, non sarà difficile quindi per voi comprendere la difficoltà di ritrovarci insieme in un posto che possa essere foriero di "svago" e condivisione.
Per tutti quelli che vorranno contribuire alla nostra "rinascita" ed inviare del materiale, potete fare riferimento a me, Elena Calanca presidente dell'associazione di volontariato Tutti a Bordo, indirizzo
via Giovanni Pico, 16 - 41037 Mirandola (MO).”
Ai bambini mancano i pomeriggi in Biblioteca, le letture animate, i laboratori.
Qualche genitore generoso ha mandato libri, fumetti, albi da colorare, ma sono pochi e soprattutto mirati a delle età prescolari. Sono dunque a domandarvi se tra voi c'è qualcuno disposto a farci
pervenire libri per bambini e ragazzi.
Piano piano vorremmo riuscire a dar vita ad una "Bibliotenda" in modo possa essere luogo di ritrovo per tutti i bambini, ragazzi e genitori di Mirandola.
Tutti i luoghi comuni sono inagibili od occupati dalle tendopoli, parchi compresi, non sarà difficile quindi per voi comprendere la difficoltà di ritrovarci insieme in un posto che possa essere foriero di "svago" e condivisione.
Per tutti quelli che vorranno contribuire alla nostra "rinascita" ed inviare del materiale, potete fare riferimento a me, Elena Calanca presidente dell'associazione di volontariato Tutti a Bordo, indirizzo
via Giovanni Pico, 16 - 41037 Mirandola (MO).”
Da buon san Tommaso, ho contattato Elena, scoprendo per
esempio che purtroppo i contatti che si trovano in rete sono superati (potete
contattarla all’indirizzo e-mail ellygigi@alice.it, o al numero telefonico 347 7487622).
Questa la sua risposta:
”Gentilissimo Davide,
”Gentilissimo Davide,
anzitutto grazie per la risposta e grazie anche per avere
verificato la veridicità o meno di quanto da me scritto perché purtroppo in
queste situazioni ci sono anche "sciacalli" nelle richieste d'aiuto.
Posso garantirle che la associazione Tutti a bordo di cui
sono presidente è ancora attiva, il numero purtroppo no in quanto non è stato
modificato nel link da lei trovato.
Come volontariato avevamo troppe spese telefoniche e così
avevamo deciso di utilizzare esclusivamente il mio numero, la modifica di tale
numero purtroppo non è stata comunicata da noi in modo tempestivo, così ci
siamo ritrovate in pieno terremoto a non avere il numero "nuovo"
divulgato.
E' attivo a Modena presso il CEDOC un centro di raccolta
libri che verranno distribuiti nei vari paesi.
Da mamma e non solo da aderente ad una associazione di
volontariato, mi premuro che i libri arrivino davvero a Mirandola e non vadano
a finire in altre Biblioteche, perché qui ancora ad oggi non abbiamo visto
nulla.
Come vede anche io sono un po' come San Tommaso!
Grazie ancora!
Elena Calanca”
Quindi, autori, editori, bibliotecari, ma anche lettori, sapete
cosa fare.
Diffondere questa richiesta e attivarvi direttamente, inviando materiale.
Mi scrive Elena: “magari oltre ai libri anche qualche blocco
o pagine di recupero su cui disegnare e qualche scatola di pennarelli”.
Io, poi, ho dato la disponibilità anche a incontri con i
giovani lettori, per dare il buon esempio.
Seguitelo, dai.
Anche perché “bibliotenda” è una parola bellissima.
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