Già che siamo sotto natale (la minuscola non è casuale), continuiamo con gli omaggi.
Quello di oggi, dedicato al signor Bonaventura, è stato realizzato nel 2002 da me e Franco Luini e pubblicato in quarta di copertina del catalogo del quarto concorso nazionale di fumetto di Albano Laziale, dal titolo "Arieccolo, per non dimenticarlo".
I più temerari me l’hanno anche sentito cantare mercoledì 12 marzo 2003, presso l'Osteria La Pergola di via Tonani, a Cremona, nel corso della presentazione - in collaborazione con il Centro Fumetto Andrea Pazienza - del libro Carta Canta. Data la contestuale degustazione di prodotti tipici, nessuno si era lamentato più di tanto.
22 commenti:
Devo ancora vederlo il video dell'evento alla "Pergola"...
Non ci sono prove, e credo che siano stati eliminati anche i testimoni... il lardo al polonio non è digeribilissimo...
So di essere un disegnatore un po' schivo, e non date retta a quei tanti che non potendo pronunciare correttamente la v usano la f,però oggi voglio esprimere il mio cordoglio per la fine del C.d.P.
Anche se da tempo non era più quello di una volta, io mi sentivo nato per farne parte e ci ho lavorato troppo poco, ma intensamente, prima che chiudesse. E come altri che avevano in sè il destino di perpetuarlo, me ne sento orfano e non riesco proprio, come dovrei, ad elaborarne il lutto.
...e posso fare i nomi: Vittorio Pavesio, Laura Scarpa, Dario Pennati, Paolo Chiesurin....
Io per motivi anagrafici non ho avuto la fortuna di essere "dall'altra parte della barricata": l'ho vissuto solo da lettore, e il lutto non è stato comunque inferiore, anzi forse aggravato dal fatto di non essere arrivato in tempo... uno dei lavori meno creativi eppure più piacevoli che abbia mai fatto è stato schedarne le annate per la Guida al fumetto: ho rivissuto tutti gli anni passati assieme e scoperto quelli che mi avevano preceduto. Ci manca, certo, ma temo anche che non possa tornare mai più niente di simile, forse siamo fuori tempo massimo.
...Sigh
Così fuori tempo massimo
Che io
per motivi anagrafici pure
non l'ho nemmeno
manco
mai
letto.
Sono piccolina, ma cosa ci posso far? (Direttamente da una canzone che parla di papaveri altissimi... per evitare che i minori si dilettassero troppo presto con l'oppio, credo).
Comunque la tavola qui postata mi è piaciuta assai.
Grazie per il commento alla tavola, ma mica bisogna essere coevi alle opere per apprezzarle! Io ho amato le opere di Magnus e Bunker degli anni Sessanta pur essendo venuto al mondo nel decennio successivo! Quindi corri al Centro Fumetto e recupera le annate migliori della testata! Anzi, se vuoi un consiglio spassionato, comincia con il Corriere dei Ragazzi...
AH, ma allora volete scatenarmi?!
Sono lettere come quelle di Eta che mi fanno agitare e da quel rissoso che in fondo sono, mi vien voglia di aspettare sotto casa gli allora (ir)responsabili del consiglio di amministrazione Rizzoli e schiaffeggiarli. Oppure pervaso dal sacro fuoco della divulgazione, passare a scanner ogni singola pagina del C.d.P. e C.d.R. e metterle in rete per la gioia di molti e la vergogna di chi so io.
Ma ci rendiamo conto o no che il Corriere dei Ragazzi è stata in assoluto per intenzioni e contenuti la più bella rivista del mondo (e anche quella che mi ha segnato la vita) e 'sti regazzini non sanno neanche che è esistita? Un giorno
sul banco di un mercatino dell'usato ho incontrato dei bambini che offrivano dei giornaletti, fra i quali diversi numeri del C.d.R. dati loro dai genitori per l'occasione. I bambini non li avevano mai nemmeno sfogliati, così ne ho afferrato uno e, salito su di uno sgabello ho deciso di colmare con violenza una lacuna declamando un passo di Mino Milani da "Le isole della paura" (1973). Un pazzo? Si, certo, innamorato pazzo del C.d.R.!
Ops!...Che maleducato, nella foga ho dimenticato di ringraziare Eta per i complimenti.
Grazie Eta.
Avete assolutamente ragione e avere poi il CFAPAZ nella mia città è un'opportunità gigante, però, vedi, io posso leggerlo e innamorarmene pure, Davide, sai quante cose amo che non mi sono affatto contemporanee? Ci mancherebbe che leggo solo di made in 2000!!! Però mai potrò viverlo come voi, semplicemente... Non potrò dire cose della serie "mi ricordo quando ogni mattina c'era il mio babbo che mi dava il corriere dei piccoli..."... Ma forse va bene così: se noi (noi '89) facciamo i nostalgici estremisti ci credo che poi la mia generazione pare vuota. La mia generazione avrà altri ricordi, e va bene così.
No? :)
Sì, Eta, giustamente il background di ogni generazione è diverso, ma io per esempio sono stato abbastanza fuori dalla mia epoca e me ne vanto! Mentre i miei coetanei negli anni Ottanta ascoltavano i Duran Duran, io cantavo "Storia d'amore" di Celentano! Quindi non è necessario morire di Fabri Fibra solo perché si ha la sfiga di averlo come coevo!
Ok, per chiarire le cose su questo sacro punto ti dico subito che:
il mio fratellone quasi trentenne mi prende per il culo da mattina a sera chiamandomi "Stonenge".
Indovina perchè.
E la mia "culla" mentale nella musica, per esempio, è il progressive!
:)
VIVA CHI SI RIBELLA NIENTEPOPODIMENO CHE
AL...
TEMPO!
a vent'anni avrei dato chissà che per fidanzarmi con una come Eta.
:)
Frank per caso hai un fratello gemello... ma di vent'anni? :D
Ecco, Davide, impara dai galantuomini!
(La verità è che Davide mi conosce di persona... cosa traumatica, credo).
Eh, lo so, in galanteria Frank non ha pari, e io comunque ho la vocazione del dispari. Io a vent'anni avrei dato una fidanzata per uno scudetto dell'Inter. A pensarci bene, per tutto il decennio in cui ho avuto il 2 come prima cifra dell'età l'Inter non ha mai vinto un campionato... vado a sentire se me la ridanno indietro...
Non me ne è mai fregato granchè del calcio e dello sport in generale, in compenso m'innamoravo sempre di certe stronze...! Col senno di poi forse era meglio andare alla partita.
...
Si può scegliere anche qualcosa che non è nè calcio nè morosa... O aveva proprio ragione Rita Pavone?
Nel frattempo però mi avete sbloccato la mascella, che era tutta imbronciata! :)
Mi sa che devo brevettare le proprietà terapeutiche di questo blog, allora...
OH, si, si può fare ben altro. La partita è forse al 736° posto della mia lista di preferenze, immediatamente prima
di una passeggiata nel Bronx alle 3 di notte e subito dopo una gita attraverso il tunnel del Monte Bianco con i finestrini abbassati! D'altronde, uscire con una stronza non è in una posizione tanto più alta.
Devo però dire che i posti 735 e 737 sono abbastanza cinematografici da farmeli bramare!
Eh si, son esperienze, se ne esci vivo. Posso dire di avere fatto entrambe.
Il quartiere non era il Bronx, ma Brixton a Londra che forse è peggio e lì
ho scoperto di saper correre molto più veloce di tanti giamaicani. Il tunnel
non era il Mont Blanc bensì il S.Gottardo che è più lungo ed ero addirittura
in moto (Lambretta) con solo un fazzoletto sul viso, altro che
finestriniabbassati: in apnea al limite della perdita di coscienza. Una
boccata e ti becchi un tumore fulminante ai polmoni.
Più che cinematografico direi da trafiletto in cronaca mortuaria.
Beata incoscienza giovanile!
Frank, quando ce lo racconti a fumetti?
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