Da
Rockstar n° 319, marzo 2007
di Andrea "Teskio" Paoli
LE REGINE DEL TERRORE
Angela e Luciana Giussani: le ragazze della Milano bene che inventarono Diabolik
di Davide Barzi e Tito Faraci
Collana: Storie disegni
Casa editrice: Edizioni BD
Pagine: 215
Prezzo: 13 euro
Probabilmente nel corso della propria vita, almeno una volta, ci si è imbattuti nel personaggio Diabolik. Il fumetto del Re del Terrore nel corso dei suoi 45 anni di storia ha toccato ben tre generazioni di lettori, fedeli e occasionali. Le sue gesta sono note, ma forse meno nota è la storia delle sue due mamme, Angela e Luciana Giussani. A colmare questa lacuna ci pensano ora Davide Barzi, già critico ed esperto di fumetti e Tito Paraci, sceneggiatore/scrittore sia per la Astorina che per la Sergio Bonelli Editore (Brad Barron). E allora per una volta mettiamo in secondo piano la calzamaglia nera di Diabolik e puntiamo i riflettori sulla vicenda umana delle sue autrici. Barzi e Paraci colgono appunto l'occasione per parlaci delle Giussani, ma anche della loro famiglia e di Gino Sansoni, lo scaltro editore della CEA già fidanzato, marito e poi ex di Angela. Contemporaneamente andiamo a scoprire lo sfondo in cui si snoda la loro storia, quello dell'Italia pre-fascista, della ricostruzione post-conflitto mondiale, del miracolo economico degli anni Sessanta e dei relativi problemi di costume che si presentarono a metà di quel decennio. In questi anni in cui il fumetto subisce un'emorragia di lettori e gli editori non hanno più quel coraggio - e quella voglia - di osare, riscopriamo leggendo questo libro come negli anni Cinquanta e Sessanta tutto fosse completamente diverso, ingenuo. La curiosità per il nuovo, lo spirito di intraprendenza erano le coordinate seguite dalle sorelle Giussani. Ma la creatività a volte si scontra con la dura realtà. Tipo quella vissuta dalle due donne, fatta ancora di benpensanti che non accettavano una certa libertà di costume che oggi diamo per scontata. Come quel pretore di Lodi, indignato da una copertina di Diabolik ("II tesoro sommerso") dove spiccava la figura di una ragazza in costume da bagno, ridicola oggi, scandalosa ieri. Tra un capitolo e l'altro dell'avventura delle Giussani, troviamo un resoconto di quella penosa vicenda giudiziaria che rischiò di togliere dalle edicole un personaggio importante come Diabolik, ma che alla fine contribuì (le sorelle vinsero la causa) a rafforzarne la figura.
Una trovata vincente
II fumetto Diabolik non solo inventò un genere e un formato (tascabile, con due vignette per ognuna delle 120 pagine e storie autoconclusive), ma fu fonte di ispirazione per numerosi altri editori, i quali crearono dei clamorosi cloni. Citiamo Kriminal e Satanik di Bunker & Magnus - i migliori del pacchetto - ma anche Sadik, Spettrus, Demoniak, ecc... Rispetto a Diabolik, sì cattivo, ma con un certo stile, i cugini erano più violenti, spudorati. Ma l'ondata di fumetti "neri" durò poco e solo qualche titolo soprawisse fino alle metà degli anni Settanta. Il fenomeno comunque nel '65 crea una violenta campagna stampa contro il genere. "Istigazione dei giovani al crimine e a comportamenti immorali", si leggeva sui giornali. Sia la destra che la sinistra lanciavano accuse basate sulla presunta offesa alla morale. E alla magistratura toccò sequestrare gli albi. Come accade in questi casi il pubblico si schierò: da una parte i difensori della libertà di parola e di espressione, dall'altra i genitori bacchettoni. Forse proprio per questo motivo, a seguito di questi problemi con la Legge, le Giussani iniziano a smussare il carattere del personaggio che ora appare meno violento degli esordi. La Astorina nel corso degli anni, in seguito alla crescita della popolarità e del lavoro, si è arricchita di sceneggiatori e disegnatori di qualità. Alcuni li troviamo citati anche in questo libro. Oggi, orfano delle due madri e ultimo superstite del suo genere, Diabolik ruba sempre, ma ai grossi criminali, agli assassini e gli spacciatori. Lo specchio dei tempi che riflette il carattere e la forza delle sue creatrici. Quella stessa forza che traspare dalle pagine del libro di Barzi e Faraci.
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cinque stelle
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ASTORINA
La tana di Diabolik
Fondata da Angela Giussani insieme alla sorella Luciana nel 1961, la Astorina (una cestola della CEA, casa editrice di Gino Sansoni, il marito di Angela), dapprima pubblica una serie di buste-sorpresa con giochi. Poi si dedica al poco fortunatoj personaggio di Big Ben Boll II punto di svolta arriva nel 1962, quando I lanciano Diabolik, fumetto "nero" con protagonista un eroe negativo. I primi numeri non hanno un grande successo, ma dal decimo le vendite aumentano. Nonostante le numerose traversie giudiziarie e la morte delle sorelle Giussani (Angela nel 1987 e Luciana nel 2001), la Astorina sotto la direzione di Mario Gomboli edita ancora oggi con successo Diabolik, con una serie inedita, due ristampe e una collana di speciali.
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