domenica 15 luglio 2007

Rimini Rimini

Il 20, il 21 e il 22, ecco giungere puntuale anche quest'anno Riminicomix!
Nei prossimi giorni vi posterò un po' alla volta le parti del programma che mi riguardano direttamente. Nel frattempo mi lascio andare all'ennesimo amarcord, stavolta non relativo all'infanzia ma a un anno fa, recuperando il box che avevo scritto all'epoca per Fumo di China per un'evento di cui vado piuttosto fiero e di cui festeggeremo a Rimini il primo compleanno.
Ecco come ricordavo "a caldo" Chicken & Friends:
"Nessuno li ha contati tutti. Hanno detto circa settecento persone, e non fatico a crederci. Il cortile della rocca malatestiana è pieno, le autorità, che avevano decine di posti già assegnati, si contendono le sedie aggiuntive che arrivano e spariscono in un baleno. I lettori di fumetti, abituati a condizioni ben più disagiate, si accontentano di rimanere seduti a terra, sulla morbida erbetta inglese della corte. Sono le 21.30 di sabato 22 luglio. Tutti rimirano quello schermo largo cinque metri e alto quattro, piazzato sopra un ampio palcoscenico. Pochi probabilmente sanno con esattezza cosa succederà lì sopra di lì a poco. La promozione realizzata dalla fondazione Fellini, per dovere di sintesi, nella sua programmazione lo presentava semplicemente come un concerto del Fellini Rimini Ensemble. “Fellini a fumetti – Chicken & friends” è anche quello, ma in egual misura è anche altro. I lettori di fumetti sono lì probabilmente attirati dal sublime manifesto realizzato da Bruno Cannucciari parodiando quello del film Ginger & Fred. E applaudono l’ingresso sul palco del gruppo diretto con sapienza dal maestro Franco Benedetto Morri, certo, ma gli applausi più calorosi vanno a un gruppo di sei elementi che come strumento usa solo il pennarello e la fantasia. Due di loro chiamano Alberto e Donald. Viene facile pensare che il primo sia un essere umano e il secondo un personaggio dei fumetti, eppure è esattamente il contrario. Il primo, il celebre lupo creato da Silver, dallo schermo chiede al pubblico di spegnere i cellulari e di non importunare le ragazze dei fumettisti. Il concerto comincia, e finalmente tutto acquista un senso compiuto. Mentre scorrono le note di “Ginger & Fred” di Nicola Piovani, Cannucciari, su un tavolo posto a lato del palco, disegna in diretta prendendo spunto dalla musica. Quel che appare sul foglio viene proiettato sullo schermo. Quattro minuti di magia. Applausi fragorosi. Ed è solo l’inizio: se il tema composto da Piovani fa da apertura e chiusura dello spettacolo, il fil rouge dello show sono le arie ideata da Nino Rota. E così ecco tra le altre “Amarcord”, “La dolce vita”, “La strada”. E per ogni pezzo un diverso disegnatore sul palco. Oltre a Cannucciari si alternano Daniele Caluri, Giovanni Rigano e Donald Soffritti (questi ultimi si esibiscono anche disegnando in coppia). Una vignetta dietro l’altra, si forma quindi una storia che ha per protagonisti Alberto e la sua inseparabile compagna, la gallina Marta. Quasi un’ora e mezza di musica e immagini, per cui mi risulta difficile e vagamente imbarazzante usare aggettivi, essendone io l’ideatore. Spero che i numeri esposti rendano l’idea. Ma una cosa fatemela dire: in questa mescolanza tra musica e fumetto, il risultato si è dimostrato decisamente superiore alla somma delle parti. Un sentito ringraziamento a tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione di questo lavoro, troppi per elencarli tutti in questo box."

3 commenti:

Daniele Caluri ha detto...

Sigh... Nooostalgia, nostalgia CAROGNA...
Ma a settembre si rifà o no?

Davide Barzi ha detto...

Beh, tu ormai l'hai annunciato sul tuo blog, quindi siamo OBBLIGATI a rifarlo!

(comunque hai vinto il premio per il commento più veloce della storia di questo blog, ancora stavo vanamente tentando di inserire le immagini...)

Donald Soffritti ha detto...

Potevo mancare secondo voi?
Eccomi qua!
L'evento a mio dire è stato grandioso! In tutta sincerità non pensavo proprio che quella sera saremmo riusciti a riempire oltremodo la rocca...
Tanta emozione per un operazione veramente divertente.
Si, tanta nostalgia che però avrà un seguito, e ciò è bene!