giovedì 13 dicembre 2007

Banana à milanesa

“Banana à milanesa” è il disco d’esordio della band brasiliana Selton. Pensato e registrato a Milano negli studi dell’Istituto Barlumen, è un ponte diretto tra la capitale lombarda e il Brasile: si tratta, infatti, di una raccolta di cover di Enzo Jannacci e Cochi e Renato più due originali (“Banana à milanesa” e “La cosa rosa”). Enzo Jannacci è presente in due brani (“Pedro pedreiro” e “Silvano”), così come Cochi e Renato (“Malpensa” e “La canzone intelligente”).

L’incontro tra i quattro giovanissimi brasiliani e i tre “vecchi” milanesi ha prodotto questo omaggio alla tradizione surreale degli anni ’60 e ’70 con classici come “Ho visto un re”, “E la vita l’è bela”, “Giovanni telegrafista”, “La gallina” e “Vengo anch’io” risuonati in chiave rock e tradotti in portoghese. Nel disco non sono stati usati strumenti digitali. Le uniche tracce originali sono “Banana à milanesa” e “La cosa rosa”.

La storia dei Selton comincia al Parc Guell di Barcellona, dove i quattro amici si esibiscono per i turisti cantando e suonando le canzoni dei Beatles. Vengono notati dall’Istituto Barlumen, in Spagna per il programma TV di Fabio Volo “Italo (Spagnolo)” e subito invitati come ospiti. In seguito si trasferiscono a Milano per lavorare con l’Istituto Barlumen al progetto “Banana à milanesa”. La band sceglie un gruppo di canzoni e comincia a lavorare alla traduzione dei testi, riuscendo nell’impresa di trasferire la vena surreale di Jannacci in lingua portoghese.

L’attività dei Selton cattura subito l’attenzione di Cochi e Renato, che li invitano al loro programma TV “Stiamo lavorando per noi” (Rai2) nel gennaio 2007. Durante la registrazione del programma incontrano anche Enzo Jannacci e scocca la scintilla: ci si organizza per registrare qualcosa insieme e dopo mesi di tentativi di appuntamento, nel luglio 2007 Jannacci fa la sua apparizione agli studi di Barlumen. La sessione di registrazione di “Silvano” è stata preceduta da una spassosa lezione di Jannacci ai quattro Selton, lezione che aveva come scopo “trasformare quattro brasiliani in quattro della Bovisa”.

A settembre arrivano anche Cochi e Renato e il disco prende la forma attuale: quasi un concept album sull’esperienza milanese dei quattro ragazzi di Porto Alegre: l’arrivo all’aeroporto di Malpensa e l’incontro con la musica milanese e Cochi e Renato, la voce ispirata di Jannacci nel capolavoro di Chico Buarque “Pedro pedreiro” (già parte del suo repertorio degli anni ’60), l’omaggio al premio Nobel Dario Fo in “Ho visto un re” (“Eu vi um rei” in portoghese) e in “Vengo anch’io”.

I Selton sono una straordinaria live band, lo testimoniano centinaia di barcellonesi entusiasti e la considerevole cifra di 1500 cd demo venduti al Parc Guell in poco più di un anno.

2 commenti:

Daniele Caluri ha detto...

sì sì, ok, ma Top Mix?

Davide Barzi! ha detto...

Sì, sì, adesso ci arriviamo...
...ho scoperto che in rete non esiste NULLA sul personaggio, quindi il prossimo post sarà il suo esordio assoluto, mica posso buttarlo via così in fretta e furia!