sabato 29 dicembre 2007

Si parla di Garlasco, ma non succederà più

Claudio Paglieri: una mente brillante.
Merce rara.
Per capirne l'arguzia, si possono leggere i ficcanti "Non son degno di Tex" e "Mi chiamo Dog. Dylan Dog".
Se poi vi piace il calcio e siete come me sempre alla ricerca dei pochi libri che lo raccontano come merita (no, se avevate dubbi, i libri di barzellette di Totti non appartengono alla categoria), potere recuperare il suo "Domenica nera".

Ma perché parlo di Paglieri?
Perché, come spero avrete notato, in questo blog non si fa mai mai mai accenno alla triste e trita cronaca nera che impesta presunti telegiornali, però faccio un'eccezione per dare eco a un suo pensiero che condivido in toto:
"Non riuscendo a incastrare Alberto Stasi, gli investigatori di Garlasco lo accusano di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico. Ma è tutto da vedere cosa c'è davvero nel suo computer: come sa chiunque abbia provato a scaricare un film da eMule, o possieda una casella di posta elettronica, è facile trovarsi in casa immagini indesiderate. Se poi si parla genericamente di "minorenni", non stupisce che le foto di diciassettenni nude siano gradite a uno studente universitario. Va ricordato che anche il padre del piccolo Tommaso Onofri venne indagato per pedopornografia, e si pensò a chissà quale collegamento con l'omicidio del figlio. Naturalmente non c'entrava niente, ma vuoi mettere il gusto di infamare qualcuno davanti a tutta Italia? Con questo non voglio difendere Stasi, ma non credo che siamo di fronte alla svolta dell'indagine, né che sia un movente credibile per l'omicidio di Chiara. Anche se le abitudini sessuali di Alberto continuano a essere chiacchierate fin dall'inizio della vicenda, con il consueto cattivo gusto."

(ma che bella era la Mori nell'82?)

1 commento:

Anonimo ha detto...

"Ci abbracceremmo, e canteremmo in cor la canzoncina 'Buonasera dottor' che tramandocci quella brava cantante e madre esemplare Claudia Mori."

(come si usa dire da queste parti, "op. cit.")