Per un albo che dovrebbe vedere la luce (estera) entro l'anno, mi sto documentando sugli anni Sessanta. Nell'introduzione a "l'altra America negli anni sessanta" (rispetto la scelta di minuscole e maiuscole del titolo originale), poderosa antologia curata da Fernanda Pivano, ho trovato un passaggio che conclude bene il discorso iniziato nel post "Cosa ho davanti per buona parte del giorno".Eccolo:
"In questa stanza cancellata da carte, fogli scritti da tutte e due le parti, indirizzi indecifrabili e numeri di telefono affondati nel tempo, libri che avrei dovuto recensire giorni-settimane-mesi-anni prima e lettere alle quali avrei dovuto rispondere decenni fa".
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