domenica 28 marzo 2010

Sprazzi di splendore mediatico

"Il tempo delle figure di merda è finito, morto, sepolto. Se n'è andato per sempre con il vecchio millennio. Le figure di merda non esistono più, si sono estinte come le lucciole. Nessuno le fa più, tranne te, nella tua testa. Ma non li vedi a questi ? - Indicò la massa che applaudiva Chiatti. - Ci ricopriamo di letame felici come maiali in un porcile. Guarda me, per esempio -. Si alzò in piedi barcollando. Allargò le braccia come a mostrarsi a tutti, ma gli girò la testa e si dovette sedere di nuovo. - Io mi sono specializzato a Lione con il professor Roland Chà-teau-Beaubois, ho la cattedra a Urbino, sono un primario. Guarda come sto ridotto. Secondo i vecchi parametri sarei una figura di merda ambulante, nn essere infrequentabile, un cafone impaccato di soldi, un tossico, un personaggio spregevole che si fa ricco sulle debolezze di quattro carampane, eppure non è cosi. Sono amato e rispettato. Vengo invitato pure alla festa della Repubblica al Quirinale e in ogni cazzo di trasmissione medica. (...) Quante copie in più hai venduto con tutte queste teoriche figure di merda? Una cifra. E tutti dicono che sei un genio. Quindi, lo vedi che vieni a me ? Quelle che tu chiami figure di merda sono sprazzi di splendore mediatico che danno lustro al personaggio e che ti rendono più umano e simpatico. Se non esistono più regole etiche ed estetiche le figure di merda decadono di conseguenza -."

(da "Che la festa cominci" di Niccolò Ammaniti)

3 commenti:

Luca Basenghi ha detto...

Anche a me era rimasto impresso questo passaggio, quando lessi il libro.

Davide Barzi! ha detto...

Non credo sia il suo miglior libro, manca la poesia di "Ti prendo e ti porto via" (uber alles), "Come Dio Comanda" (notevoli libro e film) o anche "Io non ho paura". Riprende un po' le modalità caciarone e cialtronesche, seppure divertenti, dell'ultimo capodanno.
Però quel passaggio, in un libro grottesco (che per me rimane un aggettivo positivo), è una dolorosa fotografia dell'Italia di oggi.

Daniele Mocci ha detto...

Giusto.
Ciao Davide!