"L'umiliazione, ovviamente, non è un'esclusiva degli scrittori. Tuttavia, l'ambiente letterario sembra offrire un microclima pressoché perfetto per l'imbarazzo e la vergogna. C'è qualcosa di intrinsecamente comico nella combinazione nobiltà d'animo-reddito basso, qualcosa di pericolosamente tragico nel presentare profondi pensieri privati - elaborati e cesellati con dirigenza nell'arco degli anni perché diventino arte - a un pubblico di estranei.
La massima di Auden «L'arte nasce dall'umiliazione» si può senz'altro rovesciare."
(dalla prefazione al volume "Le umiliazioni non finiscono mai" a cura di Robin Robertson)
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