"Calmi.
Niente panico.
Non sto scrivendo il ranger (purtroppo per me).
Però sull'Almanacco del West di quest'anno, il poliedrico Davide Barzi ha dedicato un box a "Garrett".
Poco da dire, mi sono emozionato.
Seguo l'Almanacco sin dalla sua prima uscita e ho sempre trovato interessanti gli articoli e gli approfondimenti.
Leggere il mio nome su quelle pagine m'ha quasi fatto credere di essere una persona seria.
Leggere il mio nome su quelle pagine m'ha quasi fatto credere di essere una persona seria.
Grazie a Davide e grazie alla Bonelli (non è mica da tutti arlare di fumetti di altre case editrici).
Ah... sull'Almanacco c'è pure una storia di Boselli e Seijas che non è il caso di perdere."
Qualche altro motivo per non perdere l'Almanacco, oltre al Barzi's corner (o nonostante quello, vedete voi) e ai disegni del sommo Ernesto Garcian Seijas, sono:
- l'articolo di apertura di Luca Crovi che mi ha fatto capire quale libro voglio assolutamente leggere nei prossimi giorni (Non è un paese per vecchi di Cormac McCarthy)
- l'articolo sui film western firmato dal pungente e divertentissimo Maurizio Colombo;
- l'articolo di Graziano Frediani su quel mostro sacro di Mino Milani;
- merce rara, un'ampia trattazione su uno sceneggiatore (Frank Gruber, lui sì poliedrico, ne ho ancora di patatine e bistecche alte tre dita da mangiare per arrivarci!)
Nessun commento:
Posta un commento