martedì 26 dicembre 2006

La luce

Spero che questo blog non diventi la pagina dei necrologi, ma nemmeno si può far finta di niente. Avevo glissato su Bottaro e Noiret, non perché non mi avesse toccato la loro scomparsa ma perché molti altri (giustamente) li avevano ricordati. Però, complici le feste, non vorrei che i due buchi lasciati in questi giorni nella parte alta e nobile dell’umanità non venissero notati come è giusto che sia.

Gino D’Antonio l’ho sentito qualche volta per telefono, pozzo di memoria oltre che di idee. Con la massima cortesia mi aveva fornito dati preziosi per mostre e libri su colleghi, senza mai un’ombra di invidia (anche perché, uno così, di cosa e di chi avrebbe dovuto essere invidioso?). Da molto tempo coltivavo il sogno di realizzare una grande mostra su di lui, ma ora, all’idea che non la potrà comunque vedere, mi si incrina l’entusiasmo.

James Brown no, non l’ho conosciuto personalmente, ma gli davo del tu come a tutti quelli con cui si passa assieme talmente tanto tempo (senza che loro ne abbiano coscienza) che diventano una parte di noi. Non penso di avere in casa un suo album, ma so per certo che chiunque sia passato in The Blues Brothers (insieme a Frankenstein Junior uno dei film da imparare a memoria) merita tutta la mia stima e il mio affetto.

Loro hanno visto la luce.

Spero.

6 commenti:

Eta ha detto...

Hai fatto bene Davide ha dar spazio a costoro, anche se per D'Antonio devo ammettere che vado sulla fiducia perchè lo sento nominare ora...
Brown invece...
Dato che temevi che "non venissero notati come è giusto che sia", ti informo che durante il mio Cenone, il mio cuginone (quello del cinismo, che è anche quello cui devo tanto in fatto di rock e cinema...) ha chiesto un minuto di silenzio (non fatto causa delirio familiare) per il vecchio James Brown che (cito testualmente) "picchiava sua moglie come un ragazzino"! ...Bellissimo.

Eta ha detto...

L'ACCA DI TROPPO LA NOTO DA SOLA.
DAVIDE SCUSA PER AVERTI INFANGATO IL BLOG. Se ne hai modo cancella pure questo post e modificami quello di prima. Accetto la censura...

Davide Barzi ha detto...

Io non censuro niente e nessuno, scherzi? E poi per una questione di ridondanza percettiva (visto come sono colto), se si legge di corsa, quella "h" nemmeno si nota, invece tu ci hai tenuto a farlo notare a tutti...

Frank ha detto...

Ho due ricordi molto personali che mi legano a D'Antonio e a James Brown.
Emozionanti entrambi, ma molto diversi per gradimento. A suo tempo nella sede de "il Giornalino", D'Antonio mi concesse un colloquio alla "milanese" (simpatico ma brusco) seguito da un commento molto sbrigativo che non mi ha aiutato come speravo. Di lui mi resta l'idea di un incontro desiderato e incompiuto e un fondo di rammarico per non averlo potuto conoscere meglio. Al contrario il cattivo James Brown mi ha aiutato a rendere indimenticabile con la sua straordinaria vitalità più di un momento della mia vita e specialmente uno con una certa persona. Di lui mi resta l'idea di una perfetta simbiosi e appagamento.
Grazie a entrambi.

Davide Barzi ha detto...

A me le persone brusche ma sincere piacciono da morire... si era capito, no?

Silvia ha detto...

..Non ho ricordi di D'Antonio, ma non posso dimenticare il concerto di James Brown a Lucca!! Veramente spettacolare, tutti che ballavano, I feel good me l'ascolto "a tutto foo" (altro termine da aggiungere al dizionario Italiano-Toscano, eheh) in macchina mentre vado a lavoro..
ps. Buon fine anno, ovunque tu sia a festeggiare!