domenica 14 gennaio 2007

Mucchio selvaggio

Tanto per citare uno che non cito quasi mai, Enzo Jannacci, "La prima recensione non si scorda mai".

Il Mucchio Selvaggio brucia tutti sul tempo e pubblica la prima recensione de "Le Regine del Terrore"


Eccola qui:

DAVIDE BARZI E TITO PARACI
LE REGINE DEL TERRORE

Edizioni BD, pp. 224, euro 12

Dovessimo indicare il fumetto italiano dall'impatto culturale più dirompente tra tutti quelli prodotti dall'ultimo dopoguer­ra a oggi, la scelta non potrebbe che cade­re su Diabolik, il "giallo a fumetti". Il suo arrivo in edicola nel 1962 scatenò infatti un vero e proprio putiferio: un successo clamoroso che ha portato a decine di imi­tazioni più o meno riuscite e, allo stesso tempo, a una reazione veemente da parte della politica, della stampa e finanche della giustizia, anticamera del suo ingres­so di diritto nell'immaginario collettivo di più generazioni. Il tutto reso ancora più clamoroso dal fatto che le sue creatrici fossero due donne, le milanesi Angela e Luciana Giussani. Proprio su di loro si concentra l'attenzione del fumettologo Davide Barzi e del fumettista Tito Paraci, che ne Le regine del terrore ne ripercorrono vita e avventure. Sì, avventure, perché si parla di donne dalla personalità non comune oltre che bel­lissime, spiriti indipendenti che in quegli anni erano davve­ro rari da trovare. Partendo dalla loro infanzia, e servendosi di fotografie e testimonianze edite e inedite, gli autori rac­contano così di Angela, del suo incontro col marito Gino Sansoni (personaggio incredibile e meritevole di un'opera­zione analoga), del suo passaggio da modella a editrice, e di Luciana, apparentemente messa in ombra dalla sorella mag­giore ma altrettanto dotata di polso e spirito di iniziativa. Non un saggio critico, quindi, ma una narrazione in cui è davvero gradevole immergersi, e che offre non solo un punto di vista privilegiato su un'avventura editoriale irripeti­bile (o, meglio, sulla sua prima fase, che l'accento è posi» soprattutto sugli anni 60), ma anche uno spaccato vivido sulla società italiana dalla Seconda Guerra Mondiale alla difficile ripresa, dal boom agli anni di piombo. Insomma, un libro per tutti, anche per chi - bontà sua - del "re del terrore" non ha mai letto neppure un albo.

Aurelio Pasini







(p.s. se la bella copertina dell'epico Daniele Caluri la volete vedere in grande, fatevi un giro sul suo blog, che non vi fa certo male!)

10 commenti:

Anonimo ha detto...

FORSE MI COMPRERO' QUESTO BEL NUMERO DEL BRAVO "MUCCHIO" DATO CHE L'IMMAGINE DELLA RECE NON SI VEDE, CARO DAVIDE!!! MA NON PENSARE CHE LO FACCIA SOLO PER TE, NE'*!!!


[Visto che ho imparato a far la bastarda?!!! Ecco!!!]


*Sorprendentemente, ancora cremonese ("nè").

Daniele Caluri ha detto...

Ma... ma... QUESTA COPERTINA E' UNO SCANDALO! Come si può permettere che, ancora nel 2007, si consenta a certa stampaccia di sinistra di sbeffeggiare Santa Romana Chiesa?
Non c'è più religione! (magari...)

Daniele Caluri ha detto...

A proposito, ti chiamo in giornata per una cosina!

Davide Barzi ha detto...

Eta, non lo so perché a volte Blogger non permetta di allargare le immagini... ma puoi sempre salvarti il jpeg sul tuo hard disk e poi con il visualizzatore di Windows allargare l'immagine e averla vinta sulla tua miopia! Oppure, sì, condivido, comprare Mucchio Selvaggio, che fa parte di quei "dispensatori di stimoli culturali" di cui si parlava tempo addietro...

Davide Barzi ha detto...

Daniele, hai ragione! Io, uno che disegna una roba così, lo metterei subito in galera! A proposito, se mi chiami, fallo prima che ti portino via, mi sa che in cella il cellulare non prende.

Anonimo ha detto...

Cat*, va beh, allora ti perdono!

*Ancora la saga del cremonese... Che mi prende??

Anonimo ha detto...

Ah poi

Davide lo sai, sì, che c'è anche un articolo su Jannacci?!

Dico, ma li paghi?! ...Eh no, in effetti non c'è più religione! (Mi unisco ai magari, dato che ultimamente mi sorbisco migliai di ragionamenti un poco chiusetti di un certo tipo! >:( )

il Masi ha detto...

scusa l'impertinenza daniele, ma... te l'hanno commissionata o è un'idea tua? ... Eh?...Ah.. sì, sì, ho capito... non si può dire eh?

Daniele Caluri ha detto...

E' presto detto: Max, il direttore di Mucchio, aveva un servizio sulla pedofilia nel clero per il numero di gennaio, e voleva in copertina l'immagine di un pretaccio vizioso e maligno. Mi hanno contattato e ho proposto il mio Don Zauker, che ha tutti i requisiti del caso (a parte la pedofilia).
La posa è dovuta a quello che doveva essere il titolo originale, in seguito modificato a causa di pressioni da parte della redazione: "Lasciate che i pargoli vengano a me".

Davide Barzi ha detto...

Accidenti, ci siamo persi un titolo coi fiocchi...