"Finalmente ritorna l'universo di Milano Criminale! In una nuova straordinaria storia a colori, scritta dal sempre cinicamente ispirato Diego Cajelli e gratificata dai disegni e dai colori di Giuseppe Ferrario, mai così realistico e spietato.
In uscita a novembre in tutte le migliori librerie, e in anteprima a Lucca Comics!"
E fin qui, il comunicato stampa.
Qui maggiori dettagli, qui una succosa anteprima, qui ulteriori anticipazioni, qui intervista al papà della serie.
Anzi, se Diego non mi si offende, direi alla mamma.
Già, perché di mamma ce n'è una sola, mentre di padri Milano Criminale ne ha avuti già tre: Maurizio Rosenzweig, Margo Guerrieri e ora Giuseppe Ferrario.
Proprio come un film degli anni Settanta, Milano Criminale può vantare superbi caratteristi, nonchè chicche che apparentemente poco hanno a che fare con la vicenda principale, ma completano al meglio il prodotto.
Tra queste, una rubrica sugli anni Settanta curata dal sottoscritto.
Insomma, diciamo che la serie potrebbe vivere anche senza, ma mi auguro che quelle due pagine possano essere un sapore in più in un piatto estremamente succulento.
Diciamo, per azzardare, che la rubrica sta alla storia come Machete sta a Planet Terror.
O forse no, forse ho davvero esagerato.
Già, perché Machete ha una tale forza da costringere il suo creatore a dargli vita propria.
Oh, e se poi fosse così anche per i miei articoli/racconti nostalgici, che ormai cominciano a diventare un certo numero, sparsi tra Retro Magazine, Mono e Milano Criminale, tra un po' abbastanza da farne un libro?
Beh, non corriamo.
Diciamo che per ora sono come il cameo di Quentin Tarantino, così non si offende nessuno.
In ogni caso, grazie agli autori e alla casa editrice per aver pensato a me.
Come a Machete, "mi avevano fatto un'offerta che non potevo rifiutare".
E fin qui, il comunicato stampa.
Qui maggiori dettagli, qui una succosa anteprima, qui ulteriori anticipazioni, qui intervista al papà della serie.
Anzi, se Diego non mi si offende, direi alla mamma.
Già, perché di mamma ce n'è una sola, mentre di padri Milano Criminale ne ha avuti già tre: Maurizio Rosenzweig, Margo Guerrieri e ora Giuseppe Ferrario.
Proprio come un film degli anni Settanta, Milano Criminale può vantare superbi caratteristi, nonchè chicche che apparentemente poco hanno a che fare con la vicenda principale, ma completano al meglio il prodotto.
Tra queste, una rubrica sugli anni Settanta curata dal sottoscritto.
Insomma, diciamo che la serie potrebbe vivere anche senza, ma mi auguro che quelle due pagine possano essere un sapore in più in un piatto estremamente succulento.
Diciamo, per azzardare, che la rubrica sta alla storia come Machete sta a Planet Terror.
O forse no, forse ho davvero esagerato.
Già, perché Machete ha una tale forza da costringere il suo creatore a dargli vita propria.
Oh, e se poi fosse così anche per i miei articoli/racconti nostalgici, che ormai cominciano a diventare un certo numero, sparsi tra Retro Magazine, Mono e Milano Criminale, tra un po' abbastanza da farne un libro?
Beh, non corriamo.
Diciamo che per ora sono come il cameo di Quentin Tarantino, così non si offende nessuno.
In ogni caso, grazie agli autori e alla casa editrice per aver pensato a me.
Come a Machete, "mi avevano fatto un'offerta che non potevo rifiutare".
8 commenti:
...Che pozt ztilozizzimo, Davide! :)
caratterista ci sarai tu. avrai notizie dal mio legale.
Pensa che per me "caratterista" è un complimento.
Però io prendo sempre come un complimento anche quando mi danno del "caratteriale", quindi alla fine non fa testo.
Quanto al tuo legale, guarda che chiamo Mastella.
allora ci sarai tu superbo.
E il mio legale una volta ha fatto colazione a Taormina, quindi...
Beh, ammetto che la mia autostima altalenante a volte raggiunge picchi di una certa entità, ma mai come quelli del mio legale:pensa, una volta è stato ministro della difesa, e pure parlamentare.
E' stato un sacco di cose.
Ma non condannato ai lavori forzati.
Questo, purtroppo, ancora no.
Ma uno dei due protagonisti di Milano Criminale e l'attore Danny Trejo (Machete) hanno gli stesso baffi!
Pensa, esattamente dieci anni fa ho avuto per un paio di settimane gli stessi baffi...
PAZZESCO! Cinque anni fa anche io avevo gli stessi baffi!
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